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Tavola della biccherna

 Archivio di Stato Siena, n. 72; Luglio 1582 – giugno 1583

Tempera su tavola;(cm 52,4×67,8)

 

La commissione per la riforma del calendario

Il dipinto appartiene alla serie delle tavolette di biccherna senesi che rievocavano annualmente eventi di particolare importanza. Quella qui esposta celebra l’approvazione del calendario gregoriano che sostituì, dal 4 ottobre 1582, il vecchio calendario giuliano in vigore dal 46 a.C. L’opera di autore ignoto rappresenta Gregorio XIII che presiede la Commissione del Calendario nominata nel 1576 per studiare una proposta di riforma. Nella mano sinistra ha un rotolo, forse il rapporto della commissione o la bolla di riforma, e con la destra fa segno di attenzione. Ai lati del trono ci sono cardinali, ecclesiastici minori e un alabardiere; un arco con uno sfondo di paesaggio a sinistra rende più luminosa figura e la residenza del pontefice. Dinanzi a lui intorno ad un lungo tavolo coperto di un panno verde ci sono cardinali, vescovi, frati e Antonio Lilio, fratello di Luigi Lilio, l’unico laico della commissione; alcuni studiosi sono rivolti verso il pontefice, altri discutono tra di loro, altri fanno computi sulle dita o meditano fra di sé. In mezzo a tutti un prelato in piedi indica con una lunga bacchetta su una carta l’errore di 10 giorni che secondo gli astronomi era andato accumulandosi nel calendario giuliano dopo il primo concilio cristiano tenutosi a Nicea nel 325 d.C. L’arco inferiore della sezione del diagramma corrisponde all’anno tropico, mentre l’arco superiore rappresenta un segmento dell’anno calendariale diviso in giorni. I segni zodiacali della Bilancia e dello Scorpione indicano i giorni, compresi tra il 5 e il 15 ottobre dell’anno solare, che furono tolti dal calendario. Questo particolare del dipinto sottolinea la necessità della riforma del calendario giuliano. Luigi Lilio, autore del progetto di riforma, non vide attuato il suo piano perché morì prima che giungesse a conclusione.

Gli stemmi appartengono agli ufficiali che furono in carica dal luglio 1582 al giugno 1583.

L’opera fa parte di una raccolta di 105 dipinti autentici custoditi presso l’Archivio di Stato di Siena. Le pitture sono eseguite su legno; l’opera più antica risale al 1258, la più recente al sec. XVIII. Originariamente le Tavole di Biccherna erano copertine di registri contabili della magistratura di Siena. Dal XV sec. vennero commissionati veri e propri quadri da appendere alle pareti dell’ufficio nel momento in cui camerlingo e provveditori lasciavano la carica. Le raffigurazioni si ispirano ai più importanti avvenimenti cittadini, a motivi religiosi e a episodi della politica contemporanea.

Nel 1582 il magistrato Scipione Turamini, membro del Comune di Siena, decise di dedicare la Biccherna alla riforma del Calendario Gregoriano.

 

Francesco Vizza

 

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