KALENDARIUM GREGORIANUM PERPETUUM

Romae: ex typographia Dominici Basae, 1582. (Romae): excudebat Vincentius Accoltus, 1582

In seguito alla promulgazione del nuovo calendario, nel corso del 1582 furono stampati dei volumi ufficiali della Santa Sede di spiegazione e di uso del nuovo calendario, dal titolo Kalendarium Gregorianum Perpetuum. A Roma apparvero almeno due versioni del Kalendarium con identico contenuto ma diverso formato: uno in-quattro e uno in-ottavo.
La sezione Kalendarium Gregorianum Perpetuum è costituita da 56 pagine suddivise in tre parti. Nella prima parte sono descritti i sei canoni fondamentali: 1) Canone I. Il ciclo dei 19 anni e il numero d’oro; Canone II. Il Ciclo delle epatte e i noviluni; Canone III. Il Ciclo Solare ovvero il ciclo di 28 anni delle Lettere Domenicali; Canone IV. Le Lettere Domenicali; Canone V. L’indizione; Canone VI. Le feste mobili. La seconda parte contiene le tabelle per la determinazione della Pasqua e delle feste mobili. La terza parte consiste in un calendario vero e proprio con dodici fogli per i mesi da gennaio a dicembre e le epatte. Tutti gli esemplari contengono la bolla papale Inter gravissimas e il breve papale con il quale si concede il diritto di stampa a Antonio Lilio. A causa della scarsità dei volumi stampati, apparvero in diverse città d’Europa delle traduzioni nella lingua di interesse.
Nel Regno di Napoli venne stampato e divulgato un falso Kalendarium. Il nunzio di Napoli il 9 maggio 1601 proibì per tutto il Regno “un libretto in ottavo senza espressione d’Autore, d’Impressori, ne del luogo, ne del tempo intitolato Calendarium Gregorianum perpetuum con la bolla dello stesso Papa Greg.rio XIII che si bene ne i primi anni concorda con d.a Chiesa nella celebrat.ne della Pasqua, conclude poi tutto l’opposito in grave pregiud.o et inganno de semplici et incauti”.

Francesco Vizza

URL List