Compendium novae rationis restituendi Kaledarium.

Romae Apud haeredes Antonij Bladij impressores camerales, 1577

La Commissione per la riforma del Calendario esaminò diverse proposte ma l’attenzione si concentrò su un ingegnoso piano di riforma che era stato elaborato in lunghi anni di ricerca e di studi da Luigi Lilio, morto prima del 1574 in data imprecisata. Il progetto, presentato da suo fratello Antonio, prevedeva la formulazione di un calendario così preciso da sfidare i secoli. Mediante due equazioni, solare e lunare, introduceva un originale ed efficace ciclo delle epatte che permetteva di stabilire la data della Pasqua di qualsiasi anno. Nel contempo offriva un potentissimo strumento di calcolo per adattare l’anno civile alla dibattuta variazione dell’anno tropico. Il manoscritto di Luigi Lilio che conteneva i suoi calcoli è scomparso senza lasciare traccia. Resta solo un breve opuscolo, il Compendium, che è una breve sintesi delle sue proposte.

 Il 5 gennaio 1578 il Compendium  fu spedito dal papa alla comunità scientifica ed ai governanti cattolici affinchè esprimessero un preciso parere. Il raro documento, ritrovato per la prima volta dallo storico Gordon Moyer nel 1981, su indicazione di Thomas Settle del Polytechnic Institute of New York, è conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. L’opera si trova anche nella Biblioteca Marucelliana di Firenze, nella Biblioteca degli Intronati di Siena e nella Biblioteca Vaticana, oltre a tre o quattro copie ritrovate da Dirk Steinmetz e copie anastatiche prodotte dopo il suo ritrovamento.

Francesco Vizza

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